“No news is good news”, dicono in UK e negli USA. E’ un proverbio antico che, applicato al mondo dell’informazione, significa che ogni notizia che viene riportata contiene la sua dose di spiacevolezza. In pratica, solo gli avvenimenti negativi diventano notizie.
In Italia la situazione non è molto diversa. Quante volte abbiamo ascoltato – per esempio durante quest’ultima, interminabile crisi economica – lamentele sul tono sempre negativo e pessimistico dei giornali o dei telegiornali, e parallelamente richieste – più o meno strumentali – di edulcorare la situazione, parlando anche di avvenimenti positivi?
Ecco che allora sta facendo sensazione una notizia – pubblicata tra gli altri da La Stampa e riportata dal Tg3 – relativa a un annuncio del New York Police Department, secondo cui lunedì 26 novembre, per la prima volta nella sua storia, a New York non si è registrato alcun crimine violento.
“The big news in the Big Apple this week may be what didn’t happen” scrive il giornalista della CNN Chris Boyette. Le cui parole evidenziano ancora di più la sorpresa per qualcosa di cui non ci si riesce quasi a capacitare: si può vivere senza il crimine?
In una città di 8 milioni di abitanti è, in effetti, una cosa poco comune. Lo è ancor di più considerando che siamo negli USA, un paese in cui il diritto alle armi riconosciuto per legge, e la massiccia circolazione delle stesse sono due cause, se non necessarie, almeno sufficienti per far sì che periodicamente uno squilibrato o un criminale entri in un luogo pubblico aprendo il fuoco all’impazzata e facendo strage di innocenti.
L’eccessivo stupore legato a questa notizia dovrebbe, però, farci riflettere. Forse ci siamo assuefatti così tanto alle notizie di omicidi, rapine, aggressioni, che non ci rendiamo conto che, dinanzi a questa news, non troviamo straordinario il messaggio positivo della stessa, quanto l’assenza di un qualsiasi elemento negativo? Abbiamo costruito una barriera di cinismo così spessa, che quasi ci interroghiamo per capire come mai, lunedì, non ci sono stati crimini a New York, piuttosto che gioire per questo?
Per fortuna, chi ha gioito – e ne aveva ottime ragioni – c’è stato. Il portavoce del NYPD, Paul Browne, ha lodato l’operato della polizia, ricordando come questa giornata storica e senza precedenti si inserisca in un trend in diminuzione che potrebbe permettere alla città di raggiungere, alla fine dell’anno, il più basso tasso di omicidi dal 1960.
E’ stata, d’altronde, una settimana da incorniciare, per la polizia di New York, grazie anche alla foto di Lawrence De Primo, l’agente 25enne immortalato – senza che lui se ne accorgesse, dice la fotografa Jennifer Foster – mentre donava a un senzatetto scalzo un paio di stivali invernali. Pubblicata sulla bacheca della pagina Facebook del NYPD ha ricevuto centinaia di migliaia di apprezzamenti da parte di altra gente che, fortunatamente, ha colto semplicemente il lato positivo della vicenda.
Tutti i cinici, invece, si accontentino di quanto comunicato dal NYPD a proposito della striscia record senza crimini violenti: “E’ durata 36 ore, da domenica sera, quando un uomo è stato sparato alla testa, fino a martedì mattina, quando c’è stata un’altra sparatoria”.
“Ecco, come volevasi dimostrare…”