Giorgio Faletti: un maestro del thriller, tra musica e mistero.

Giorgio Faletti al Teatro Elfo Puccini di Milano. (16 novembre 2012)

Da ottimo scrittore di thriller, come gli è ormai riconosciuto da buona parte della critica e da colleghi famosi – come Jeffrey Deaver -, Giorgio Faletti ha atteso quasi fino all’ultimo prima di svelare il suo nuovo libro, “Da quando a ora”, in uscita il 20 novembre. Il nuovo lavoro dello scrittore, musicista, attore, comico e pittore astigiano (sperando di non aver dimenticato qualcosa) non è però un thriller: si tratta di un’autobiografia musicale (di cui ha curato anche la copertina), che uscirà in un cofanetto contenente anche due cd, con alcune canzoni tra cui quella cantata in studio da Fazio.

Due giorni fa, venerdì 16 novembre, Faletti ha partecipato, proprio insieme a Jeffrey Deaver, ad un evento organizzato nell’ambito di Bookcity e intitolato “Tra parole e musica: due maestri del thriller e i loro segreti”. Un’occasione imperdibile per gli appassionati del genere, che infatti hanno affollato il teatro Elfo Puccini di Milano. L’incontro è stato una piacevole conversazione tra i due colleghi, coetanei e amici – si conoscono da circa 10 anni -, inframmezzato dalla chitarra e dalle canzoni di Seba Pezzani.

Da sinistra, Faletti, Jeffrey Deaver e Seba Pezzani.

Al termine dell’incontro sono riuscito a scambiare qualche battuta con Faletti sul rapporto tra cronaca e finzione, nello specifico per il genere thriller:

<<Di solito il thriller è un superamento della cronaca, o per lo meno questo è quello che un autore vorrebbe fare. Poi, talvolta, ci sono fatti di cronaca così iperbolici, che se io li inserissi all’interno di un libro la gente probabilmente lo butterebbe via, dicendomi che cose del genere non possono accadere nella realtà. Resta il fatto che la cronaca è, drammaticamente, un serbatoio a cui attingere idee, soprattutto però per quello che riguarda non tanto la cronaca nera, quanto quella scientifica: quello che più è cambiato dai tempi di Sherlock Holmes sono infatti i metodi di indagine, oltre ai modi di delinquere>>.

Tornando al nuovo libro presentato da Fazio, devo dire che già venerdì, nel corso dell’incontro a Milano, avevo pensato, come ogni buon lettore di libri gialli, che dietro la presenza di Faletti doveva esserci un motivo particolare. Mentre il movente di Deaver era chiaramente il suo nuovo romanzo, XO – Sarò la tua ombra”, in cui tra l’altro la musica gioca un ruolo fondamentale (tanto che Deaver ha anche composto e prodotto un cd legato al libro, che potete comprare qui), il motivo della presenza di Faletti mi sfuggiva. Certo, è molto amico di Deaver, ed è un ottimo intrattenitore. E, certo, sapevo che aveva un libro in uscita – <<sarà una sorpresa>>, diceva al pubblico curioso. Ma mai avrei potuto pensare che lui, sornione, aveva in realtà già disseminato, anzi quasi sottolineato, tutti gli indizi necessari a scoprire la sorpresa, fin dal titolo dell’incontro: “tra parole e musica”. Parole e musica sono, infatti, niente altro che la sua autobiografia. Quando si dice deformazione professionale…